Lettera che i rappresentanti d'Istituto degli studenti hanno voluto lasciare consegnando una penna a tutti e 1100 studenti del 'Galilei':

"Abbiamo passato un anno complicato: abbiamo iniziato la scuola a fine settembre riempiendola al 100%, poi appena trascorso un mese l’abbiamo riempita al 50% e, subito dopo, nessuno di noi ha potuto varcare la soglia della porta della propria aula; poi, a febbraio di nuovo la scuola si è riempita, ma a metà, poi l’ennesima chiusura, per poi avere dubbi di settimana in settima su quale fosse il nostro turno in presenza o in DAD. Insomma ragazzi e ragazze, finiamo quest’anno vuoto e pieno allo stesso tempo. Le tante iniziative, che ogni anno sembravano scontate, non ci sono state: felpe, feste, abbiamo dovuto perfino rinunciare alla tanto amata ricreazione nei corridoi, ma soprattutto abbiamo rinunciato a incontrarci, a guardarci in volto, ad essere noi stessi, abbiamo rinunciato a stare tutti nella stessa struttura, abbiamo accettato un cambiamento dovuto ad una pandemia, che mai ci saremmo aspettati. Il Galilei, però, a prescindere da tutto, resta una famiglia, perché l’essere Galileiani va oltre ogni ostacolo, anzi è grazie ai tanti ostacoli da noi affrontati negli anni che non ci dimenticheremo mai la nostra scuola, il nostro liceo: il luogo dove qualche anno fa siamo entrati bambini e fra poco ne usciremo adulti. Insieme a questo breve, e per alcuni futile, messaggio avete trovato delle penne, molto semplici con su scritto il nome della nostra scuola. Certamente è una cosa molto modesta, ma speriamo che fra qualche anno, quando ritroverete questa in un cassetto, penserete che avete frequentato il “Liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza” in un periodo storico complesso, ma ormai superato grazie alla collaborazione, quella vera che va oltre ogni distanza fisica.

Dal Galilei"