Mobilità internazionale

PREMESSE E FINALITA'

Con Mobilità Studentesca Internazionale si intende un periodo variabile di studi, non superiore ad un anno, che ogni singolo studente ha la possibilità di trascorrere in una istituzione scolastica di pari grado in un paese estero. La promozione della mobilità studentesca è una delle indicazioni contenute nella c.m. 181/1997, riaffermata ulteriormente dal Miur, negli ultimi tempi, con la Nota del 10 aprile 2013 e con l'Atto di indirizzo per l'a.s. 2021. Il Liceo Galilei, in linea con l'orientamento ministeriale, la considera un’esperienza dall’alto valore educativo e formativo, che può diventare parte integrante del percorso di istruzione e formazione di ogni studente. Essa infatti promuove lo sviluppo di abilità linguistiche e coinvolge risorse cognitive, affettive e relazionali in grado di sviluppare nello studente nuove competenze, capacità trasversali e nuovi atteggiamenti. Trascorrere periodi di studio all’estero favorisce lo sviluppo di una mentalità democratica, inclusiva, aperta a contesti culturalmente diversificati. Inoltre, è uno dei mezzi fondamentali attraverso i quali una persona può incrementare la propria possibilità di occupazione. 

Nell’azione sinergica tesa alla piena realizzazione di un’esperienza altamente educativa, ogni soggetto coinvolto gioca un ruolo importante. Il Consiglio di Classe, ad esempio, ha il compito di individuare i punti di forza e di fragilità dello studente, suggerirgli percorsi e ha la responsabilità ultima di riconoscere e valutarne le competenze acquisite. Lo studente e la sua famiglia devono garantire e agevolare contatti frequenti con la scuola per resoconti e documentazioni. Anche i compagni di classe vivono un'esperienza significativa poiché dalla comunicazione periodica con lo studente in mobilità possono perfezionare la pratica linguistica e scoprire nuove realtà scolastiche e culturali. Lo studente in mobilità è dunque una risorsa per tutta la comunità scolastica. 

Si mette in rilievo che il nostro Liceo favorisce anche la mobilità in entrata degli studenti stranieri, ritenendola, al contempo, un'ulteriore risorsa di confronto tra sistemi d'istruzione differenti e di rafforzamento del dialogo interculturale.

LINEE GUIDA

Alla luce della normativa vigente e dell'esperienza maturata negli anni dal nostro Liceo, vengono di seguito elencate alcune linee guida basilari che disciplinano questo ambito didattico in continuo aggiornamento.

  •  Il periodo di mobilità studentesca internazionale può avere durata di alcuni mesi (mobilità breve) o di un intero anno scolastico (mobilità annuale).
  •  L’anno scolastico in cui effettuare la mobilità è, di norma, il terzo o il quarto.
  •  L’organizzazione del soggiorno può avvenire tramite agenzie specializzate, bandi di concorso o organizzazione personale.
  •  Il soggiorno deve essere programmato con dovuto anticipo: se lo studente ha valutazioni insufficienti in una o più materie, il CdC ha il diritto di far presente le difficoltà di recupero che l'alunno incontrerebbe al suo rientro e può anche esprimere parere negativo.
  •  Il CdC nomina un docente tutor che mantiene rapporti periodici con lo studente. Individua i contenuti disciplinari irrinunciabili utili per la serena ripresa dell’anno scolastico in corso, per soggiorni brevi, o per la frequenza dell'anno successivo, per soggiorni annuali. Si tratta di percorsi essenziali, focalizzati sui nuclei concettuali fondamentali e non su tutti quelli previsti dalla programmazione predisposta per la classe. Ciò risulta particolarmente importante per le discipline che non sono comprese nel piano di studi dell’istituto straniero.  In ogni caso la scuola non sottopone l’alunno ad esami di idoneità che sono previsti dall’ordinamento per altre casistiche.
  •  Lo studente, nel corso del soggiorno, cerca di tenersi informato sullo svolgimento della programmazione relativa in particolare alle discipline non presenti nel piano di studi estero; si tiene regolarmente in contatto con il suo docente tutor o con il referente per la mobilità; tiene memoria, attraverso un apposito diario di bordo dell’esperienza in corso.
  •  Lo studente, al rientro, consegna alla segreteria didattica la documentazione ufficiale rilasciata dalla scuola estera; presenta in sintesi il periodo di mobilità, nella modalità ritenuta a lui più congeniale. L’esposizione ha luogo di fronte al CdC.
  •  Il CdC, nella misura in cui l'esperienza all'estero dello studente contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline, riconosce e valuta tali competenze, evidenziandone i punti di forza, ai fini del riconoscimento dell'equivalenza, anche quantitativa, con le esperienze di PCTO effettuate dal resto della classe in cui verrà reinserito lo studente al suo rientro.

 Per ulteriori informazioni rivolgersi al referente Prof. Alessandro Sabia.

                                                                                                                               Il Dirigente Scolastico

                                                                                                                                  Lucia GIROLAMO